mercoledì 29 settembre 2010

Film Area #1 BOBBY E JANE: COMING OUT DI DUE ADOLESCENTI AMERICANI


Prayers for Bobby

Genere: Drammatico



Durata: 89 minuti
Tratto dal libro: 'Prayers for Bobby: A Mother's Coming to Terms with the Suicide of Her Gay Son' di Leroy F. Aarons
Sceneggiatura: Katie Ford
Regia: Russell Mulcahy
Montaggio: Victor Du Bois
Produzione: Daniel Sladek Entartainment, Once Upon a Time Films, Permut Presentations
Produttori esecutivi: Stanley M. Brooks, David Permut, Daniel Sladek, Chris Taaffe, Damian Ganczewski
Colonna sonora: Christopher Ward
Paese: U.S.A.
Prima messa in onda: 24 gennaio 2009 'Lifetime Television'
Sito web: http://www.prayersforbobby.com

Cast:
Ryan Kelley: Bobby Griffith
Sigourney Weaver: Mary Griffith
Henry Czerny: Robert Griffith
Austin Nichols: Ed Griffith
Dan Butler: Reverendo Whitsell
Carly Schroeder: Joy Griffith
Shannon Eagen: Nancy Griffith
Scott Bailey: David
Bryan Endress-Fox: Greg
Rebecca Louise Miller: Jeanette

Trama (film basato su una storia vera):
Mary (Sigourney Weaver) è una devota cristiana di una piccola cittadina californiana, che alleva i figli secondo gli insegnamenti della Chiesa Presbiteriana. Quando il figlio Bobby (Ryan Kelley) confida al fratello maggiore di essere gay e questo, preoccupato rivela il segreto ai genitori, l'intero equilibrio famigliare sembra sconvolgersi; se però i fratelli e il padre del ragazzo cercano in qualche modo di "arrendersi" alla cosa, Mary non riesce a sopportare l'idea e crede invece di poter guarire Bobby tramite gli insegnamenti della Bibbia e le preghiere. Disperato per il comportamento della madre, inizialmente Bobby fa tutto quello che la madre gli ordina, entrando però in una profonda depressione dovuta al senso di isolamento, al senso di colpa e al dolore che la non comprensione della madre gli arreca. Dopo numerosi tentativi di farsi accettare dalla madre, incapace di sopportare questo rifiuto e sommerso dalla solitudine, Bobby si toglie la vita; il suicidio colpirà duramente la famiglia, ma riuscirà poi lentamente a fare aprire gli occhi alla stessa Mary.


The Truth About Jane


Genere: Drammatico
Durata: 87 minuti
Regia e sceneggiatura: Lee Rose
Paese: U.S.A.
Anno: 2000
Produzione: 'Lifetime Original Movie'

Cast:
Stockard Channing: Janice
Ellen Muth: Jane
Kelly Rowan: Ms. Lynn Walcott
Jenny O'Hara: Beth
Alicia Lagano: Taylor
Noah Fleiss: Ned
James Naughton: Robert
RuPaul Charles: Jimmy
Amy Davidson: Elizabeth

Trama:
Jane (Ellen Muth), una sedicenne americana da sempre protetta e adorata dai propri genitori, prende definitivamente coscienza della propria omosessualità una volta conosciuta la sua nuova compagna di classe, Taylor (Alicia Lagano). L'attrazione è immediata da parte di entrambe, ma sfortunatamente la relazione, intervallata dai dubbi e dalle paure di Jane, viene scoperta ben presto dai compagni di scuola e dalla stessa famiglia della protagonista, che si ritroverà ad affrontare un mondo di colpo ostile. Fortunatamente ad aiutarla ad affrontare la difficoltà della madre Janice ( Stockard Channing ) di accettarla in quanto lesbica, le provocazioni, le offese dei coetanei e le sue stesse insicurezze, Jane avrà l'insegnante Ms Lynn Walcott (Kelly Rowan), che le rivelerà di essere a sua volta omosessuale, Jimmy (RuPaul Charles) un amico gay della madre e un giovane coetaneo che si rivelerà essere il suo migliore amico.

Due parole sui film:
Come prima recensione di questo blog ho scelto di prendere in esame non uno, ma due film, ritenendo 'Prayers for Bobby' e 'The truth about Jane', per quanto cronologicamente distanti una decina d'anni, strettamente collegati e facilmente paragonabili.
Bobby e Jane sono entrambi adolescenti quando prendono coscienza della loro omosessualità, entrambi si vedono costretti ad affrontare troppo presto una realtà ostile, sia all'esterno che all'interno della propria famiglia, ed entrambi hanno di fronte due madri che non capiscono, che non riescono ad andare oltre l'immagine idealizzata dei propri figli.
I due film condividono quindi anche una stessa, importante, protagonista: l'associazione PFLAG (Parents, Families and Friends of Lesbians And Gay), ovvero la corrispondente americana della nostrana Agedo ( Associazione di Genitori e Amici Di Omosessuali), per la promozione della quale è stato realizzato lo stesso 'Prayers for Bobby' (con ingresso gratuito alla proiezione voluto espressamente dai produttori). Difatti l'associazione avrà un ruolo fondamentale per la crescita delle due madri dei due film. A questo proposito, i parallelismi dei due film non si limitano alle vicende dei due ragazzi; infatti, per tutte e due le pellicole sono state scelte due "grandi mamme": se nel ruolo della mamma di Jane troviamo Stockard Channing, conosciuta per il ruolo di Betty Rizzo di Grease e per film quali '6 gradi di separazione' o 'A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar', nella parte di Mary Griffith abbiamo la fenomenale Sigourney Weaver, star di 'Alien', che per 'Prayers for Bobby' ha ricevuto una nomination ai Golden Globe ed è stata premiata come migliore attrice ai GLAAD Awards 2010.
Sono però le differenze tra le due storie che portano poi a due finali, per un certo verso comparabili, ma irrimediabilmente diversi; Bobby, a differenza di Jane, deve affrontare due ostacoli insormontabili: da una parte l'epoca in cui vive ( per quanto 'Prayers for Bobby' sia di recente messa in onda, si svolge negli anni '80 ), la decade di differenza fra le due storie è significativa per le tematiche GLBT ( si pensi soltanto alla propaganda sull'Aids come "punizione" per gli omosessuali che dilagava negli Stati Uniti tra gli anni '80 e '90); dall'altra, l'avversario più arduo per il giovane ragazzo, la religione, che inizialmente porta lo stesso Bobby alla depressione e all'odio per se stesso, ma che soprattutto impedisce alla madre di capire e di vedere prima del drammatico suicidio.
Le due pellicole, così simili e imparentate per molti versi, mostrano però due stili e due soluzioni narrative molto differenti: la storia di Jane, per quanto possegga anch'essa punti di forte drammaticità, mantiene la sua carica ironica quasi di "commedia americana"; nella vicenda di Bobby, e non potrebbe essere altrimenti, non c'è spazio per la comicità, il ritmo è più lento; sono le confessioni scritte piene di malinconia e senso di colpa di Bobby ad accompagnarci, non la voce disillusa e piena di sarcasmo di Jane. Avendo a che fare con una storia realmente accaduta, Mulcahy mantiene una narrazione delicata e silenziosa, con pochi picchi; ne risentono di conseguenza alcuni passaggi del film, soprattutto nella prima parte, in cui una quasi forzata introspezione nella mentalità del ragazzo rallenta ancor di più la ritmica di un film che già di sua natura non possiede un montaggio serrato. In 'The truth about Jane' abbiamo volendo il problema opposto, le scene si susseguono con l'andatura tipica della commedia americana, quasi frenandosi per i momenti più drammatici; la cosa però, forse dovuta alla capacità della stessa Ellen Muth di passare da ironia a disperazione ( e spesso di contenerle entrambe ), non risulta forzata allo spettatore, che si diverte e allo stesso tempo percepisce i sentimenti della protagonista.
Interessante, volendo mantenere il paragone tra i due film, osservare il livello di distribuzione che hanno ottenuto: per quanto negli Stati Uniti ( e in seguito anche in numerosi stati europei ) siano stati considerati a livello di critica, premiati anche al di fuori dei festival GLBT, ma soprattutto mandati in onda su canali televisivi nazionali, non hanno invece ottenuto lo stesso riguardo in Italia,
paese nel quale la visione di 'The truth about Jane' è possibile solo in lingua originale ( se riuscite a trovare il dvd su ebay, ovviamente! ), benché il film sia datato 2000 e riconosciuto ormai come “cult” del cinema lesbico.
Per quanto riguarda 'Prayers for Bobby', l'unica possibilità per noi italiani di vederlo è stata in occasione del Festival del cinema gay a Torino, per quanto l'AGEDO si stia informando su come farlo arrivare anche in Italia.
Insomma, come per la maggior parte dei film a tematica gli unici mezzi a disposizione per noi poveri italiani sembrano essere... quelli illegali.

Janice:When did you first feel that you were...
Jane:A lesbian? It's okay, you can say it without becoming one.
                                                       ('The truth about Jane')

"There are children like Bobby sitting in our congregations. 
Unknown to you, they will be listening to your 'Amens' as they
silently cry out to God in their hearts.  Their cries will go unnoticed
for they cannot be heard above your 'Amens'.  Your fear and
ignorance of the word gay will soon silence their cries.  Before you
echo 'Amen' in your home or place of worship, think and
remember...a child is listening."
                ('A Child is listening' discorso tenuto da Mary Griffith)

lunedì 27 settembre 2010

Just a moment...

Stiamo tornando, eh! :)