martedì 3 gennaio 2012

Come creare chiese vuote con qualche vecchietto...


Leggo tristemente un articolo pubblicato sul sito pontifex.roma.it. All'inizio credevo che si occupasse di satira, in realtà la mia impressione è stata fortemente scossa quando ho iniziato a leggere alcuni degli articoli pubblicati. Ho aperto il sito grazie ai link pubblicati su facebook riguardanti Crozza e l'incendio in Liguria. Scorrendo la home page ho poi trovato un articolo con intervista all'onorevole Scilipoti riguardanti vari temi. Un articolo certo corto, che mescola fede e politica, freccia rossa e tv con semplici e veloci battute. Naturalmente la parte più “lunga” riguarda la fede cristiana e la famiglia toccando anche la famiglia gay. Inizio a leggere l'articolo con un poco di rammarico. (le sottolineature sono le mie)
L'articolo inizia parlando della chiesa e dei valori cristiani uniti con la politica italiana: “in Italia le chiese sono spesso deserte e con qualche anziano, la mia idea è che dobbiamo riportare al centro, anche della vita pubblica, senza alcuna vergogna o titubanza, i sani principi cristiani. Rimettere al centro e riconoscere che Cristo è il valore fondamentale per un retto vivere. I valori per i quali battersi sono quelli della famiglia tradizionale, della difesa della vita assediata da contro valori come aborto, eutanasia, divorzio ed altre trovate. La politica è chiamata a dare risposte intonate ai valori della cristianità, altrimenti il declino è certo".

Sono una ragazza battezzata, ho fatto la comunione e la cresima, da piccola andavo a messa e al catechismo e proprio a questo catechismo mi hanno insegnato i valori base del vivere secondo i principi del cristianesimo che sono: non rubare, non uccidere, ama il tuo prossimo come te stesso. Principi fondamentali, ne sono convinta e lo scrivo con tutta la tranquillità possibile. Principi che stanno alla base non solo della società, ma che sono parte fondamentale per viverci, nella società, che sono in ognuno di noi, che abbiamo e che è giusto che ci siano. Nonostante questo però non vado in chiesa ormai da molto tempo, non faccio la cresima e non prendo l'ostia perché credo che facendolo offenderei chi ha fede davvero. Ho rispetto massimo per le persone che credono, che hanno fede e ne ho conosciute: lavorano, fanno volontariato, vanno in chiesa e vivono per il prossimo. Conosco persone che fanno volontariato, vanno in chiesa, cantano nel coro, pregano e non credo affatto che lo facciano soltanto a casa loro: il fatto che le chiese siano vuote è una bugia! Per la chiesa l'importante è fare share o pubblico oppure l'importante è dare aiuto e fiducia al fedele? Argomenti, questi, certo importanti e che meritano riflessioni, ma sono argomenti che devono riguardare la Chiesa (C maiuscola se si parla dell'istituzione, della fede, c minuscola se si parla dell'edificio). La politica non deve occuparsi della fede della sua società; come da Costituzione (articolo 19), ognuno è libero di credere e predicare il proprio credo liberamente, purché non vada ad offendere la fede altrui. E' la Costituzione che dovrebbe guidare lo Stato, non la Bibbia che deve invece guidare l'anima e la coscienza della persona, la fede, non dimentichiamocelo, è personale.

L'articolo certo non salta l'argomento della famiglia. Riporta l'articolo: Difesa della famiglia, quale? "ovviamente quella basata sul matrimonio tra un uomo e una donna. L'atto sessuale, atto di amore e servizio, è finalizzato alla riproduzione e non al semplice piacere, che al contrario, denota una forma di vita epicurea, legata al momento e basta". Onorevole, sinceramente, lei crede che se ci è stato donato il piacere perché mai dobbiamo cancellarlo dalle nostre vite in una storia del mondo così difficile? Continua l'articolo parlando delle famiglie gay: “I gay non possono fondare una famiglia, per la semplice ragione che dalla legittimazione di due omosessuali e due lesbiche non si può generare vita. Due gay, privatamente facciano quello che credono, ma lo Stato mai e poi mai deve dare loro riconoscimento giuridico. Due gay assieme sono uno scandalo, non una famiglia".
Per quale motivo? "lo ho detto: siamo nel contro natura, una specie, tra virgolette, di atto animalesco. Due gay o lesbiche non hanno nessuna possibilità di procreare, men che meno si pensi di concedere l'adozione a queste coppie, sarebbe un atto sleale verso i bambini".
Atto animalesco? Tra virgolette? Qui il rammarico viene sostituito dalla rabbia. Atto sleale contro i bambini? Onorevole, le consiglio di leggere davvero i risultati di ricerche scientifiche, a meno che lei non creda nella scienza. Le consiglio di andare a cena da una coppia omosessuale.
Fare l'amore, onorevole, è un atto fantastico! Per tutti! E' fantastico provare piacere con qualcuno per qualcosa che si sente nel cuore. Quel cuore che tutti hanno, quei sentimenti che tutti proviamo allo stesso modo, alla fine. Anche i gay provano piacere, non sono animali, non sono esseri venuti da un altro mondo che qualcuno può cancellare. Magari la postina, o il suo edicolante dove la mattina va a prendere il giornale, il barista che le fa il caffè, colei che le sta accanto in treno: potrebbero essere gay, se lo è mai chiesto? E loro sarebbero animali? O sono persone come tutti gli altri: con i loro problemi, i loro amori, le loro bollette da pagare, il canone, l'ICI, l'assicurazione, i figli, i nipoti, i genitori. Quello che mi ha scatenato questo articolo è un sentimento di rabbia, purtroppo, la rabbia verso una chiusura così radicale che mi fa sentire diversa, estranea dalla mia società perché anche se so di vivere in un contesto libero, tranquillo e sereno, so che esistono queste etichette che qualcuno si permette di attaccarti addosso. Essere gay non significa essere diversi. Gli altri non sono diversi da noi e questo credo che sia l'ora di mettercelo in testa. Mi guardo intorno e vedo per fortuna persone che sono fuori da queste logiche. Sono sempre io, quella ragazza battezzata che non ruba, non uccide e ama il suo prossimo: posso andare in chiesa pure io senza sentirmi a disagio perché, se guardiamo per bene, sono o non sono figlio di Dio pure io? Non posso avere fede?
Credo che questo articolo, come buona parte del sito, sia uno strumento per allontanare le persone tra di loro. Credo che se c'è un dio tra di noi siamo proprio noi stessi. Che se le cose accadono c'è un motivo che noi non possiamo controllare, certo, ma che possiamo seguire e modificare. Credo. A cosa credere ancora non lo so, ma se la Chiesa continua così allora di sicuro non crederò più in lei. Se la Chiesa continua a dar spazio a discorsi così omofobi non solo andrà a scandalizzare tutto quel mondo LGBT che esiste, ma allontanerà ancora di più altri fedeli, eterosessuali se vogliamo proprio classificarli anche se non è giusto, e si ritroverà davvero, a quel punto, chiese vuote con qualche vecchietto.

Paola Rosi

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