mercoledì 7 novembre 2012

Due mamme e due papà

Essere una coppia omosessuale e voler diventare genitori non è certo cosa semplice. Leggendo nel web risposte e temi vari possiamo vedere come possa mancare una certa conoscenza sull'argomento e ci si basi solamente su sensazioni e frasi comuni.

Le domande maggiori che possiamo trovare non è tanto la possibilità o l'idea di un figlio, ma i danni psicologici che possono venire arrecati a quest'ultimi. La mancanza di informazioni e di dibattito su questo tema ci esclude quindi ad un confronto fatto su argomentazioni e ricerche reali. Personalmente non conosco coppie omosessuali con dei figli o con il progetto di formare una famiglia, ma ho cercato di approfondire il tema.

L'argomento non è certo semplice da affrontare ma cercherò di essere semplice.

Innanzitutto bisognerebbe tener presenti alcuni fattori: la società in cui ci troviamo a vivere, la paura della novità, le situazioni reali.
Nell'attuale periodo storico che stiamo vivendo la nostra società è diventata complessa e multipla: una maggiore autonomia personale, la voglia di realizzarsi nel lavoro, l'indipendenza maggiore delle donne, la possibilità di viaggiare, l'aumento della vita media con il relativo aumento dell'età media dei matrimoni e dei genitori, l'omosessualità dichiarata, internet: tutti fattori che hanno modificato, e stanno modificando, il nostro vivere quotidiano e le nostre scelte, diverse e più complesse di quelle di molti nostri genitori.
Tutti fattori nuovi che stiamo vivendo con una certa velocità, direi, che inevitabilmente portano con sé la paura della novità e del cambiamento che spesso tende a farci chiudere gli occhi di fronte alle situazioni limitando così riflessioni a riguardo. Per quanto riguarda l'ultimo fattore, il numero ristretto di situazioni reali sia di matrimoni gay sia di genitori omosessuali, limita la conoscenza dei fatti: è necessario che la gente veda e capisca.

Le famiglie omosessuali sono dati di fatto e sono fatti che mettono in discussione i nostri fondamenti e le nostre idee di famiglia e di genitori. Si va ad intaccare, e si evolve, l'idea che per centinaia di anni ha condizionato e definito la nostra società. Le coppie omosessuali non negano l'esistenza differenziata del femminile e del maschile ma rifiutano di assumerla quale unico fondamento del desiderio, della sessualità, della famiglia, dell'alleanza e della filiazione.
Essere genitori non significa soltanto averci messo al mondo o mettere al mondo: la genitorialità non si esaurisce solamente con la parte biologica ma è anche l'affetto, l'educazione, che fa di un genitore un Genitore.
Il senso di maternità o di paternità è parte di un atteggiamento e di un sentimento naturale che si sviluppa, bene o male, in ognuno di noi: uomini, donne, omosessuali, eterosessuali. Fare un figlio e metter su famiglia è un atteggiamento di autorealizzazione di una persona o di una coppia e decidere di farlo è sempre una scelta importante per moltissimi motivi: una coppia omosessuale che desidera avere un figlio ha dalla sua una riflessione più accurata e attenta dal punto di vista psicologico, di solidità della coppia, dal punto di vista giuridico, dal punto di vista sociale che tale decisione può comportare.
I genitori omosessuali tengono presente, per quel senso appunto di maternità e paternità nei confronti dei nascituri, la possibile mancanza di una figura maschile o femminile all'interno della famiglia che vanno a creare: questo non è da dimenticarsi, fa parte della sfera di responsabilità che la scelta porta con sé. 
La mancanza di questa figura, secondo il libro di Anne Cadoret, “Genitori come gli altri”, viene colmata con la decisione da parte della coppia di includere nella loro nuova famiglia sia i parenti prossimi: nonni, fratelli e sorelle, sia padrini e madrine che andranno ad assumere un ruolo partecipe e presente nella vita del nascituro. Cosa vuol dire: questo indica che la coppia desidera che il bambino abbia nella propria vita modelli di riferimento maschili e femminili per immaginarsi da adulto ed indica, da solo, una certa consapevolezza della necessità di fornire modelli paterni e materni di riferimento utili alla crescita del bambino che arriverà.
Secondo il libro, infatti, il nostro vissuto è correlato da una serie di figure maschili e femminili vicine a noi che, nel corso della nostra vita, ci hanno condizionato in qualche modo e che ci hanno aiutato ad essere quello che noi siamo; troviamo insegnanti, amici, adulti vari, tate e zii. Ed i nostri genitori che ci hanno certamente fornito con il tempo certi modelli da seguire e attraverso cui ci siamo immaginati grandi. Esistono quindi un insieme di persone esterne alla nostra famiglia che hanno contribuito a farci crescere esterne al nostro diretto nucleo familiare.


E il bambino? Ecco la domanda che spesso troviamo. Come sta il bambino che cresce in un ambiente omosessuale con due mamme o due papà?
Per tale risposta ho cercato e trovato su internet una dichiarazione dell''American Psychological Association che dice:

non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con l'orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali.

Inutile dire che le ricerche parlano da sole. Un bambino che cresce in una famiglia omosessuale non sarà esterno alla società ma ne farà parte come tutti gli altri bambini. Non gli mancheranno figure maschili o femminili nella loro vita proprio per quella spiegazione che abbiamo dato. Non saranno loro ad escludersi dalla società e non credo neanche che la società tenderà ad escluderli.

Credo che potremmo stupirci dell'apertura del contesto che abbiamo intorno. Tendo a generalizzare? Probabile. Esistono situazioni chiuse? Certo, esistono. Come esistono situazioni chiuse sull'aborto, sull'eutanasia, sull'immigrazione, e così via. Sarà per una certa tendenza personale a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno e mai mezzo vuoto ed è proprio per questo che credo proprio che la possibilità per una coppia omosessuale di avere dei figli e formare una famiglia sia del tutto naturale, giusta e comprensibile per i motivi che ho scritto sopra.

Per approfondire meglio il discorso vi segnalo il libro di Anne Cadoret e due link internet.

Link utili_
Anne Cadoret – Genitori come gli altri – omosessualità e genitorialità, Universale Economica Feltrinelli, 2008 
Associazione Genitori Omosessuali - http://www.famigliearcobaleno.org/



Paola Rosi

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